Se sei alla ricerca del Piano di accumulo migliore, allora sei entrato nel sito giusto! Abbiamo preparato una guida completa sui migliori PAC sul mercato e sui migliori broker per PAC, con tanto di recensioni per singolo intermediario, tutto quello che c’è da sapere a riguardo con le informazioni più rilevanti, confronto migliori PAC e tante risposte alle domande più frequenti che vengono fatte da chi si sta avvicinando a questo mondo.
Pronto a scoprire i migliori Piani di risparmio e le piattaforme da utilizzare? A seguire troverai tante alternative come i Piani di accumulo in ETF (azionari od obbligazionari), i Piano di accumulo azionario, i PAC in fondi comuni di investimento, i Piani di investimento in criptovalute e molto altro ancora, sia “fai da te“, quindi tramite broker – anche a zero spese – sia delegati ad un gestore patrimoniale.
Pronto? Iniziamo subito!
Piano accumulo del capitale: la nostra top 10
PIANO DI ACCUMULO TRADE REPUBLIC | – LA NOSTRA SCELTA – ⭐⭐⭐⭐⭐ Il miglior Piano di accumulo “fai da te” –> Vai al sito ufficiale Trade Republic ✓ Investire comporta rischi di perdita del capitale + 4.600 Piani di risparmio gratuiti in ETF e azioni |
Piano di accumulo Moneyfarm | Il miglior Piano di accumulo gestito da professionisti |
Piano di accumulo Scalable Capital | Piano di accumulo automatico in ETF, azioni, crypto e fondi |
Piano di accumulo Fineco | Piano di accumulo in ETF, fondi e SICAV in regime amministrato |
Piano di accumulo Fundstore | Piano di accumulo in fondi e SICAV in autonomia |
Piano di accumulo Trading 212 | Piano di accumulo in azioni ed ETF con ribilanciamento in un click |
Che cos’è un Piano di accumulo
Un Piano di accumulo del capitale, detto anche PAC, è un modo per investire un certo ammontare di denaro ad una data frequenza, per un periodo di tempo variabile, solitamente sul mercato azionario/obbligazionario. A differenza del PIC (Piano di investimento del capitale), che prevede un investimento una tantum di una certa somma di denaro, l’investimento in PAC si protrae nel tempo e assume un carattere continuativo.
La frequenza di un Piano di accumulo, solitamente, è mensile. Tuttavia, esistono anche investitori che portano avanti Piani di accumulo del capitale su base settimanale o addirittura giornaliera: non vi è una regola fissa (se non applicata da intermediari o gestori), ognuno applica la frequenza di investimento che ritiene più opportuna, anche perché con gli strumenti messi a disposizione dalle varie piattaforme, il tutto può essere fatto in maniera completamente automatica.
Al contrario dei PIR (Piano individuale di risparmio), poi, i PAC per come li intendiamo non richiedono alcun requisito di importo od orizzonte temporale, sarà l’investitore a decidere ciò che è meglio per lui, in completa autonomia o tramite l’aiuto di un consulente finanziario abilitato. I PIR, invece, pur essendo caratterizzati da benefici fiscali quali esenzione sull’imposta dal 26% a patto di mantenere l’investimento per almeno 5 anni, hanno dei limiti, infatti non si possono superare i 30.000 € di investimenti annui e 150.000 € complessivi ad investitore
Come funziona il Piano di accumulo
Un Piano di accumulo del capitale in azioni od obbligazioni, anche tramite ETF, può essere “fai da te” o gestito da un intermediario, inoltre può essere applicato a diverse asset class (anche più di una per volta) o prodotti di investimento, infine può essere effettuato sia tramite un broker online, sia tramite la propria banca.
I Piani di accumulo “fai da te” prevedono che l’investitore apra un conto presso un intermediario e inizi ad investire periodicamente su una o più asset class o prodotti (generalmente ETF o fondi comuni d’investimento), sia in modalità manuale che automatica. Infatti, l’utente può decidere di acquistare da sé gli strumenti su cui investire, oppure, nella maggior parte dei casi, impostare un PAC automatizzato (magari anche con mandato di addebito diretto per non pensare nemmeno al bonifico verso il broker) che effettui le operazioni al posto suo, ad una frequenza da lui stabilita.
Quelli gestiti, invece, prevedono che sia il “gestore” a creare e portare avanti il Piano di accumulo del capitale per conto del cliente. Di solito lo fanno Robo Advisor e gestori patrimoniali previa compilazione di un questionario – oppure consulenza online o dal vivo nel caso delle banche – per comprendere qual è la situazione, quali sono gli obiettivi e il profilo di rischio del singolo investitore.
Investire comporta rischi di perdita del capitale
Migliori Piani di accumulo del capitale
Trade Republic
Il miglior Piano di accumulo “fai da te”
Trade Republic è un broker tedesco che abbiamo scelto come miglior piattaforma per creare un Piano di accumulo, non a caso anche noi la utilizziamo per il nostro PAC e la riteniamo ottima per diversi motivi: interfaccia user friendly, tanti asset ed asset class su cui poter investire, commissioni sempre nulle per i Piani di risparmio, nessun costo fisso, app desktop e mobile, assistenza clienti molto efficiente.
Fondato nel 2015 con sede a Berlino, in Germania, Trade Republic è uno dei broker più utilizzati in Europa e vanta oltre 1.000.000 di clienti, con un’offerta davvero ampia. Con questa piattaforma è possibile investire in oltre 10.000 mercati, tra cui azioni, anche frazionarie, ETF, criptovalute e sono presenti pure i derivati, tutto questo a partire da 1 €.
Ma parliamo di ciò che più ci interessa, ovvero i Piani di risparmio. Trade Republic permette di impostare dei Piani di accumulo su ETF, azioni e criptovalute con pochi tocchi direttamente da app o via web. È possibile creare un PAC azionario, un PAC su ETF azionari od obbligazionari, oppure su una o più crypto ed anche creare PAC misti con tutte e tre le asset class, quindi si tratta di uno strumento veramente personalizzabile e adattabile a qualsiasi esigenza dell’investitore.
Su Trade Republic puoi trovare oltre 4.600 Piani di accumulo gratuiti, nel senso che non pagherai delle commissioni sugli acquisti ricorrenti, quindi sia l’offerta che il vantaggio economico sono ampi. L’unico costo che pagherai sarà il TER dell’ETF (nel caso di PAC in ETF), altrimenti nessuna fee sarà applicata ai tuoi investimenti.
Trade Republic ti permette di investire in maniera automatica sui tuoi asset preferiti via PAC con un importo molto basso – a partire da 1 € – e con una frequenza che stabilirai tu (a scelta tra investimento settimanale, bi-settimanale, Piano di accumulo mensile oppure ogni tre mesi). Potrai, inoltre, decidere la data di inizio e termine del PAC e addirittura interromperlo in ogni momento: un Piano di accumulo senza vincoli o penali. Tu dovrai solo scegliere gli strumenti su cui investire e le condizioni, al resto ci penserà Trade Republic.
Come metodi di deposito, Trade Republic accetta il bonifico SEPA da un conto corrente intestato al titolare dell’account. Non è richiesto alcun deposito minimo se non quello che riesca a coprire il primo versamento in un eventuale PAC.
Trade Republic aderisce al Fondo tedesco di garanzia degli investimenti (EdW) e le banche su cui si appoggia – Citibank o Deutsche Bank – sono soggette a direttiva UE sui sistemi di garanzia dei depositi (SGD). Gli asset dei clienti vengono conservati in maniera separata da quelli della società e tutelati dalla banca depositaria. I fondi (in denaro) dei clienti sono protetti fino a 100.000 € grazie al SGD.
Parliamo di una realtà regolamentata in Germania dalla BaFin e dalla Banca Centrale Tedesca, che in Italia è presente nei registri della CONSOB (Elenco delle imprese di investimento autorizzate in altri stati UE senza succursale in Italia) con il numero di registrazione 5130.
PUNTI DI FORZA
- PAC gratuiti in ETF, azioni e crypto
- Investimento minimo a partire da solo 1 €
- Piano di accumulo completamente automatizzato
Investire comporta rischi di perdita del capitale
Leggi anche la recensione completa su Trade Republic
Come fare un PAC con Trade Republic
Come creare un PAC su Trade Republic
- Registrati su Trade Republic
Inizia aprendo un account sul broker Trade Republic utilizzando il sito ufficiale che trovi a questo link (Investire comporta rischi di perdita del capitale). Una volta giunto sul sito ufficiale premi su “Apri un conto“, poi inserisci il numero di telefono e compila i moduli con i dati richiesti.
- Verifica il tuo conto
Segui gli step necessari per verificare il tuo numero di telefono e/o indirizzo di posta, poi invia eventuali documenti richiesti dal broker come un documento d’identità e la prova di residenza, procedure necessarie a livello legale e imposte a tutti gli intermediari finanziari in UE e non solo. Quindi, attendi l’approvazione, che di solito richiede non più di qualche ora.
- Effettua il tuo primo deposito
Fai un deposito utilizzando il metodo di pagamento principale, ovvero il bonifico SEPA, inviando l’importo che deciderai tu (ti ricordiamo che l’investimento minimo nei PAC Trade Republic è di 1 €). Attendi il suo arrivo, l’operazione dovrebbe richiedere pochi giorni lavorativi, da uno a tre massimo. Da quel momento, sarai pronto ad investire.
- Entra nella sezione “Piani di risparmio”
- Scegli l’azione, l’ETF o la crypto su cui investire
- Premi su “Crea Piano di risparmio”
- Imposta la frequenza di investimento
- Scegli i giorni in cui far partire l’investimento
- Immetti l’importo che desideri investire ogni volta
- Conferma le tue scelte e il tuo piano verrà creato
Ricordati di lasciare in deposito una quantità di denaro sufficiente a coprire l’importo richiesto dagli investimenti periodici, ma sappi che non vi è alcun vincolo, sarai libero di gestire il tuo PAC come meglio credi. Per terminarlo ti basterà premere su “Termina Piano di risparmio“, poi – in futuro – potrai decidere se mantenere gli asset in tuo possesso oppure se venderli sul mercato e incassare la liquidità, con eventuali plusvalenze.
In caso tu abbia investito in azioni o ETF da dividendo, troverai dividendi e/o cedole nel tuo conto ogni volta che verranno staccati dalla società o distribuiti dal gestore.
Infine, potrai creare quanti più Piani di accumulo desideri.
Moneyfarm
Il miglior Piano di accumulo gestito da professionisti
Secondo il nostro parere, Moneyfarm è il miglior PAC gestito. Spieghiamo subito cosa intendiamo: Moneyfarm è una società di consulenza finanziaria indipendente e gestore patrimoniale, che ti permette di investire in portafogli diversificati in ETF su azioni, obbligazioni, materie prime e immobiliare.
In tutto, Moneyfarm ha realizzato 7 portafogli modello, anche con criteri ESG, adatti ad ogni obiettivo e profilo di rischio, dal portafoglio 1 di sole obbligazioni a rischio più contenuto, fino al portafoglio 7 con il 75% di componente azionaria, passando per i portafogli intermedi 2, 3, 4, 5 e 6 che sono rispettivamente gradualmente più esposti sulle azioni piuttosto che sui bond.
Ma come funziona? Per iniziare con Moneyfarm, innanzitutto, bisogna accedere al sito ufficiale, premere sul pulsante “Inizia ora“, inserire la propria e-mail e scoprire qual è il proprio profilo investitore attraverso la compilazione di un questionario a risposta multipla. Attraverso una serie di domande, Moneyfarm ti proporrà il portafoglio più adatto alla tua situazione, ai tuoi obiettivi, orizzonte temporale e profilo di rischio.
Un vero e proprio Robo Advisor, quindi, ma l’ultima parola sarà sempre la tua. Moneyfarm ti proporrà il numero di portafoglio che ritiene più adatto, sarai poi tu a decidere se accettarlo oppure cambiarlo. Una volta creato il portafoglio, ti basterà selezionare l’importo da investire inizialmente e l’eventuale frequenza ed importo degli investimenti successivi. Un Piano di accumulo per giovani e meno giovani, per tutti i profili di investitore/risparmiatore.
Da quel momento, il tuo portafoglio verrà costruito da un team di esperti Moneyfarm e gestito, ribilanciato periodicamente seguendo le loro best practice. L’investimento minimo su Moneyfarm è di 5.000 € per i Piani di accumulo e i costi di gestione vanno dallo 0,75% all’anno IVA esclusa su un capitale compreso tra 20.000 € e 199.999 € all’1,00% su un capitale compreso tra 5.000 € e 19.999 €, inoltre dovrai considerare il costo medio dei fondi ETF (TER) che ammonta circa a uno 0,20% annuo, più lo spread medio annuale dello 0,08%.
In qualsiasi momento, comunque, potrai contare su un consulente dedicato a dua disposizione, anche prima di investire. Molto apprezzato, infatti, è l’analisi del portafoglio di investimenti, utile per chi ha già un portafoglio di investimenti e desidera farlo revisionare da un esperto, che eventualmente fornirà i giusti consigli per ottimizzarlo. Inoltre, avrai sempre sotto controllo i tuoi investimenti dal sito e dall’app dedicata.
Ulteriori servizi offerti da Moneyfarm sono la gestione patrimoniale e il Piano Pensione Moneyfarm, quest’ultimo un Piano Individuale di Risparmio (PIP) pensato per essere una pensione integrativa. Il PIP Moneyfarm è un prodotto Allianz Global Life (regolato dalla COVIP, Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) deducibile fiscalmente e accessibile anche con versamento di TFR, ma interamente gestito da Moneyfarm stessa, distribuito da Moneyfarm Insurance. Il Piano Pensione Moneyfarm non prevede né un investimento minimo, né una frequenza di investimento, che rimangono a discrezione del risparmiatore. Il costo del PIP è pari all’1,25% annuo sul controvalore dell’investimento, più 10 € di costi amministrativi.
Moneyfarm, votato come “Servizio N.1 in Italia per la Consulenza Finanziaria Indipendente” dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza e vincitrice di altri riconoscimenti, è una realtà indipendente, trasparente, flessibile, comoda, conveniente e fiscalmente efficiente, è una società regolamentata dalla Financial Conduct Authority (FCA) in UK (No. 629539) e dalla CONSOB in Italia (Albo succursali imprese extra-UE, No. 3), con Poste Italiane e Allianz tra i suoi principali investitori e Saxo Bank come banca depositaria, tutte realtà affidabili.
Infine, ti informiamo che Moneyfarm agisce da sostituto d’imposta, quindi tutto ciò che riguarda la tassazione verrà espletato in dalla società per tuo conto.
PUNTI DI FORZA
- Consulenza finanziaria indipendente
- 7 portafogli modello per ogni profilo
- Delega di gestione e fiscalità
Leggi anche la recensione completa su Moneyfarm
Scalable Capital
Piano di accumulo automatico in ETF, azioni, crypto e fondi
Un ottimo broker Piano di accumulo in ETF, azioni, crypto e fondi di investimento è Scalable Capital. Parliamo di un intermediario che ha sede a Monaco di Baviera – in Germania – che vanta più di 700.000 clienti in tutta Europa, Italia inclusa. Scalable è sia broker che gestore patrimoniale e gestisce ad oggi oltre 10 miliardi.
All’interno della piattaforma troverai oltre 7.000 azioni, più di 1.700 ETF (tra cui quelli di Invesco, iShares e DWS Xtrackers), 2.000 fondi e le principali criptovalute come Bitcoin, Ethereum e Solana. Gli investimenti partono da un solo euro, con una commissione di 0,99 € per transazione su singoli titoli, azzerabile con la sottoscrizione di un piano Prime Broker da 2,99 € al mese (con pagamento annuale) o 4,99 € al mese (con pagamento mensile)
Ai Piani di accumulo in ETF con Scalable Capital, tuttavia, non vengono applicate commissioni* (0 € per costi d’ordine) e l’investimento minimo è di 1 €, infatti con Scalable potrai investire anche in ETF frazionati, senza bisogno di acquistare un intero ETF, interessante per chi investe poco capitale per volta.
Con Scalable Capital potrai scegliere l’importo da investire, la frequenza di investimento (mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale e annuale) e i giorni di esecuzione (inizio, metà o fine mese…), con la possibilità di modificare questi parametri durante il PAC finanziario e senza alcun vincolo, infatti potrai fermare il PAC in ogni momento senza alcuna penale.
Molto comodo il fatto che con Scalable Broker potrai accettare un mandato di addebito diretto sul tuo conto corrente per inviare il bonifico in maniera ricorrente, così da coprire i costi per l’investimento nel Piano d’accumulo, automatizzando tutto il processo a 360°: non dovrai più preoccuparti di nulla dopo aver scelto gli strumenti su cui investire.
In aggiunta, su Scalable Capital potrai creare PAC di soli ETF, di sole azioni, crypto o fondi, oppure PAC misti contenenti diverse asset class su cui desideri ottenere un’esposizione.
Scalable Capital è un broker attivo dal 2015 con licenza BaFin e autorizzata da Deutsche Bundesbank in Germania, inoltre è presente negli elenchi CONSOB delle Imprese di investimento autorizzate in altri stati UE senza succursale in Italia No. 4664.
Il conto dei clienti e i loro depositi vengono custoditi separatamente dalla società, presso Baader Bank, che come da leggi UE, essendo una banca, deve aderire al Fondo interbancario di tutela dei depositi fino a 100.000 €.
PUNTI DI FORZA
- PAC su ETF, azioni, crypto e fondi
- Tutto il processo automatizzato
- Piano di accumulo in ETF senza costi d’ordine
Investire comporta rischi di perdita del capitale
BONUS nuovi clienti: azione in regalo*
*Si applicano Termini e condizioni
Leggi anche la recensione completa su Scalable Capital
* Disclaimer sulle commissioni: PRIME Broker / PRIME+ Broker: € 0 per operazioni di € 250 o superiori, altrimenti € 0,99. Broker GRATUITO: 0 € per acquisti di ETF PRIME (tutti gli ETF Invesco, iShares, Xtrackers) di 250 € o più, altrimenti 0,99 €. Tutti i modelli di intermediazione: 0€ per l’esecuzione del piano di risparmio. Potrebbero essere applicati costi di crittografia, costi del prodotto, spread e/o incentivi. Scopri di più.
Fineco
Piano di accumulo in ETF, fondi e SICAV in regime amministrato
Fineco è una banca italiana con sede a Milano, fondata nel 1999. In quanto tale, è iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank – Albo dei Gruppi Bancari cod. 3015, vigilata Banca d’Italia e Consob.
Fineco mette a disposizione per i propri clienti un ecosistema completo di servizi finanziari, dal conto corrente, carte di credito, mutui e prestiti e consulenza, fino alle piattaforme di trading e prodotti di investimento. Con Fineco è possibile sottoscrivere classici Piani di accumulo del capitale su fondi e SICAV oppure optare per Fineco Replay, alternativa che ti consente di accumulare uno o più ETF ogni mese (oppure ad una frequenza da te stabilita) con costi di commissione molto bassi.
Il Piano di accumulo Fineco, disponibile per i correntisti (canone conto corrente mensile: 3,95 € e azzerato per under 30), ti consente di investire, anche tramite l’aiuto di un consulente dedicato, in maniera periodica su un fondo di accumulo o SICAV, oppure su fondi di fondi, previa accettazione della documentazione relativa ad esso (modulo di sottoscrizione, prospetto informativo, commissioni…), aiutandoti ad accumulare il tuo capitale nel tempo.
Con il PAC Fineco standard dovrai considerare anticipatamente la sua durata, l’importo e la frequenza delle rate, perché questi non saranno modificabili in futuro. Per l’apertura di un PAC è richiesto un costo da 6,00 a 9,00 € e da 0,60 € a 0,95 € per i versamenti successivi. Le commissioni ammontano all’1% su comparti obbligazionari e bilanciati e del 2% su comparti azionari, nessuna commissione per i comparti monetari.
Alcuni prodotti offerti da Fineco Bank prevedono anche funzioni aggiuntive, un esempio è il CORE Series, un fondo di fondi che contiene solo quelli con i migliori rating qualitativi e che ti permette di accedere a 4 servizi: Salvaguadagno, Stop Loss, Reinvesti Cedola e PAC. Altro esempio è Core Unit, polizza unit linked con una selezione di fondi combinati su misura. In più funzionalità come la rendicontazione Stars, Plus e Advice, con tante informazioni e dati a disposizione per analizzare i vari fondi.
L’alternativa al PAC classico è il già citato Piano Replay Fineco. Si tratta di un piano flessibile che chiunque abbia un conto Fineco può creare e che ti permette di investire man mano sui tuoi ETF preferiti (12 ETF massimo per PAC) con commissioni più basse rispetto all’acquisto tradizionale, a fronte di un canone mensile. In questo caso potrai scegliere tu gli ETF su cui investire, l’importo iniziale e quello delle rate (oppure la quantità dell’ETF da acquistare), su base mensile, ma potrai anche optare per l’opzione “con bilanciamento”, inoltre libera scelta anche sul giorno di investimento.
Replay è una soluzione flessibile che ti permette di aggiungere ed eliminare ETF dal tuo PAC in pochi click, modificare importi/quantità da investire/acquistare periodicamente ed anche sospendere o eliminare il piano a tuo piacimento.
Il costo del canone mensile del Piano Fineco Replay varia in base al numero di ETF in portafoglio:
- 1 ETF: 2,95 €
- 2 ETF: 5,90 €
- 3 ETF: 6,95 €
- 4 ETF: 6,95 €
- 5 ETF: 9,90 €
- 6 ETF: 12,85 €
- 7 ETF: 13,95 €
- 8 ETF: 13,95 €
- 9 ETF: 13,95 €
- 10 ETF: 13.95 €
- 11 ETF: 16,90 €
- 12 ETF: 19,85 €
PUNTI DI FORZA
- Banca italiana sostituto d’imposta
- PAC in Fondi, SICAV e ETF
- Piano Replay per PAC flessibile in ETF a basse commissioni
Investire comporta rischi di perdita del capitale
PAC IN ETF a zero spese per gli under 30 e canone del conto gratuito
Leggi anche la recensione completa su Fineco e l’articolo sugli ETF Fineco
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L’operatività in strumenti finanziari può determinare perdite del capitale. Gli strumenti finanziari derivati sono strumenti complessi e presentano un significativo rischio di perdere denaro rapidamente a causa dell’effetto leva. Operando in strumenti finanziari derivati e in marginazione le perdite possono anche eccedere il capitale investito.
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Fundstore
Piano di accumulo in fondi e SICAV in autonomia
Fundstore è una piattaforma attiva da vent’anni che, in qualità di intermediario collocatore, consente ai propri utenti di investire in fondi e SICAV. All’interno del marketplace Fundstore potrai trovare oltre 140 società di gestione, sia italiane che estere, con una vetrina di oltre 5.000 prodotti su cui poter investire in completa autonomia o con l’aiuto di un consulente, anche fondi PAC e PIR. A completare l’offerta di servizi Fundstore sono la gestione patrimoniale e la consulenza finanziaria gratuita.
Con Fundstore potrai investire in fondi di accumulo e SICAV a partire da 50 € per i PAC, con zero commissioni di sottoscrizione, switch e rimborso sui prodotti a catalogo. Si applicano i costi di gestione dei fondi ed eventuali spese bancarie (variabili). Oltre alla convenienza, anche la trasparenza è uno dei principali punti di forza di Fundstore, infatti puoi contare sull’affidabilità di Banca Ifigest da cui viene autorizzato, banca italiana attiva dagli anni ’80 nel campo della consulenza finanziaria e della gestione di capitali.
La flessibilità è buona, perché sarai tu a scegliere la frequenza e la durata del tuo Piano di Accumulo con Fundstore, inoltre avrai modo di interrompere, riattivare od estinguere il PAC quando meglio credi, senza costi aggiuntivi o penali da pagare.
Oltre ai PAC, con Fundstore potrai investire anche in PIR (Piani Individuali di Risparmio), con esenzione sull’imposta dal 26% su rendite finanziarie, capital gain, dividendi, successioni e donazioni a patto di mantenere l’investimento per almeno 5 anni (nessun vincolo, comunque, perderai solo il beneficio fiscale in tal caso). Il PIR non può superare i 30.000 € di investimenti annui e 150.000 € complessivi ad investitore.
In aggiunta, sulla piattaforma Fundstore potrai trovare strumenti come la lista dei migliori fondi, l’andamento delle categorie di fondi, il Barometro di Fundstore (osservatorio delle tendenze del momento) e la possibilità di trasferire fondi da un altro intermediario.
PUNTI DI FORZA
- Oltre 5.000 fondi e SICAV e 140 gestori
- Zero costi di commissione
- PAC flessibili
Trading 212
Piano di accumulo in azioni ed ETF con ribilanciamento in un click
Trading 212 è una piattaforma multi asset attiva dal 2004 con sede a Cipro che, nella versione Invest, permette di investire su oltre 7.000 azioni ed ETF senza commissioni (ulteriori costi potrebbero essere applicati).
Si tratta di un broker autorizzato e regolamentato in UE dalla CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission) No. reg. 398/21, che vanta oltre 1.5 milioni di utenti e 3.5 miliardi di euro in asset dei clienti, questi ultimi assicurati fino a 1.000.000 € per conto.
Con Trading 212 puoi acquistare azioni, anche frazionate, ed ETF globali in pochi passi, a partire da 1 €, con il vantaggio di avere un’assistenza 24/7 e tempo di risposta medio in chat di 29 secondi.
Ma veniamo al punto forte: creare un PAC con Trading 212 è possibile ed anzi, molto comodo, grazie alla funzione Aerogrammi e Autoinvest, che ti consente di creare un portafoglio diversificato e personalizzato in base ai tuoi obiettivi finanziari. Puoi creare un Piano di accumulo completamente automatizzato su qualsiasi azione o ETF, modificando a tuo piacimento l’allocazione, il deposito, la frequenza e la durata, senza vincoli e col vantaggio di ottenere istantaneamente una simulazione dei possibili rendimenti basati sul backtesting (anche se ricordiamo che le performance passate di uno o più strumenti finanziari non garantiscono rendimenti futuri).
Potrai, poi, re-investire i dividendi in maniera automatica e ribilanciare il portafoglio con un solo tocco. Quest’ultima funzionalità è molto interessante, soprattutto per chi investe su molti asset differenti, in quanto automatizza acquisto/vendita dei titoli al fine di tornare all’esposizione percentuale inizialmente scelta per ciascuna azione o ETF, cosa che altrimenti dovresti fare manualmente.
La flessibilità è massima, sarai tu a scegliere quando e se disinvestire, oppure se inserire nuova liquidità per effettuare un investimento che ritieni opportuno nel corso del tempo. I prelievi, poi, possono essere effettuati in qualsiasi momento.
Interessante anche il fatto che in piattaforma o dall’app potrai navigare tra diversi Aerogrammi pubblici creati da altri utenti, che potrai replicare con un semplice tocco per investire sugli stessi asset.
Concludiamo col dire che i fondi che depositerai su Trading 212 saranno custoditi in un conto separato da quello della società e protetti dall’ICF (Investor Compensation Fund) fino a 20.000 €, inoltre, come accennato, sul tuo conto sarà attiva un’assicurazione da 1 milione di euro da Lloyd’s di Londra.
PUNTI DI FORZA
- PAC in azioni ed ETF con ribilanciamento automatico
- Azioni ed ETF globali, anche frazionati, da 1 €
- Senza commissioni
79% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro quando fanno trading di CFD con questo fornitore
Il tuo capitale è a rischio. Gli investimenti possono diminuire o aumentare e potresti gaudagnare meno di quanto hai investito
Confronta Piani di accumulo
Di seguito trovi una tabella per confrontare i Piani di accumulo migliori che abbiamo selezionato:
Trade Republic | Moneyfarm | Scalable Capital | Fineco | Fundstore | Trading 212 | |
---|---|---|---|---|---|---|
LA NOSTRA SCELTA ⭐⭐⭐⭐⭐ | ||||||
Tipo di piattaforma | Broker | Gestore patrimoniale e società di consulenza finanziaria indipendente | Broker | Banca | Intermediario collocatore | Broker |
PAC su | Azioni, ETF e crypto | ETF azionari, obbligazionari, REITs e materie prime | Azioni, ETF, fondi e crypto | ETF, fondi e SICAV | Fondi e SICAV | Azioni ed ETF |
Tipo di PAC | Scegli tu | Gestito da esperti sulla base del tuo profilo | Scegli tu | Scegli tu o con l’aiuto di un consulente | Scegli tu o con l’aiuto di un consulente | Scegli tu |
Commissioni | Zero, solo TER in caso di investimento in ETF | TER (mediamente 0,20% all’anno) + commissioni da 0,75% a 1,00% in base all’importo + 0,08% di spread medio annuale | Zero, solo TER in caso di investimento in ETF | Costo di gestione in base al fondo + costo da 6,00 a 9,00 € e da 0,60 € a 0,95 € per i versamenti successivi. Per gli ETF Piano Replay si consideri il TER dell’ETF + il canone del piano in base al numero di ETF (da 2,95 € a 19,85 € al mese) | Costo di gestione in base al fondo + spese bancarie variabili + Zero commissioni di sottoscrizione, switch e rimborso sui prodotti a catalogo | Zero, solo TER dell’ETF. Potrebbero essere applicate altre commissioni |
Vincoli | Nessun vincolo | Nessun vincolo sui PAC. Verifica le condizioni con un consulente | Nessun vincolo | Nessun vincolo con Piano Replay. Per i PAC leggere i documenti prima di sottoscrivere | Leggere i documenti prima di sottoscrivere | Nessun vincolo |
Flessibilità | Massima | Media | Massima | Massima con Piano Replay. Bassa con PAC | Media | Massima |
Investimento minimo | 1 € | 5.000 € per i PAC e nessun minimo per i PIR | 1 € | Nessuno con Piano Replay + Vedi condizioni dei fondi | Da 50 € per i PAC | 1 € |
Investimento automatico | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ | ✓ |
Ribilanciamento automatico | Non del portafoglio. Gli ETF vengono comunque ribilanciati in accordo con quanto riportato dall’emittente | ✓ Da parte del gestore | Non del portafoglio. Gli ETF vengono comunque ribilanciati in accordo con quanto riportato dall’emittente | Per gli ETF solo con opzione “Con bilanciamento” (gli ETF vengono comunque ribilanciati in accordo con quanto riportato dall’emittente). Per fondi e SICAV il ribilanciamento viene fatto dal gestore in accordo con i suoi termini | Per fondi e SICAV il ribilanciamento viene fatto dal gestore in accordo con i suoi termini | ✓ Con un click da parte dell’utente |
Tassazione | Regime dichiarativo – No sostituto d’imposta | Regime amministrato – Sì sostituto d’imposta | Regime dichiarativo – No sostituto d’imposta | Regime amministrato – Sì sostituto d’imposta (dichiarativo su richiesta) | Vedi condizioni sui documenti contrattuali | Regime dichiarativo – No sostituto d’imposta |
Sede azienda | Germania | Regno Unito, con succursali in Italia | Germania | Italia | Italia | Cipro per investitori UE |
Bonus | – | – | Azione gratuita. Si applicano T&C | Zero canone per gli under 30 e PAC in ETF a zero spese | – | – |
Vai al sito ufficiale Trade Republic ✓ Investire comporta rischi di perdita del capitale | Vai al sito ufficiale Moneyfarm ✓ | Vai al sito ufficiale Scalable capital ✓ Investire comporta rischi di perdita del capitale | Vai al sito ufficiale Fineco ✓ Investire comporta rischi di perdita del capitale | Vai al sito ufficiale Fundstore ✓ | Vai al sito ufficiale Trading212 79% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro quando fanno trading di CFD con questo fornitore |
Come scegliere il miglior Piano di accumulo
Non ci stancheremo mai di ripeterlo, ma ogni investitore o risparmiatore che sia ha situazione, profilo di rischio, orizzonte temporale e situazione finanziaria differente, tuttavia esistono dei criteri che possono essere d’aiuto a tutti per scegliere il Piano di accumulo migliore, anche se premettiamo che non è detto che la soluzione perfetta per te sia il PAC, tuttavia si tratta di uno strumento molto utilizzato e adatto a gran parte delle persone, ciò che però può cambiare è la sua composizione in termini di asset class o di asset in esso presenti.
Risultati passati
Anche se questi non possono essere visti come una garanzia di risultati futuri, analizzare le performance passate di uno o più strumenti finanziari o di un fondo può aiutare a capire se si tratta di un buon strumento su cui investire oppure no. Per farlo, però, è sempre bene prendere in considerazione orizzonti di tempo abbastanza ampi, perché il mercato è soggetto a oscillazioni, soprattutto nel breve periodo. Due dati importanti da valutare sono la volatilità – ad esempio di un ETF – ed anche il drawdown massimo che ha registrato nel corso del tempo, in questo modo potrai intuire se lo strumento può essere compatibile con il tuo profilo oppure no.
Costi e commissioni
I costi e le commissioni degli strumenti finanziari possono intaccare di molto le eventuali performance ed erodere parte degli ipotetici guadagni, ecco perché è fondamentale in primis scegliere uno strumento economico in termini di costi di gestione – come il TER per gli ETF – e in secondo luogo valutare eventuali costi fissi e commissioni applicate dall’intermediario. Alcuni broker offrono commissioni molto basse o addirittura nulle, alcuni, poi, non prevedono alcun canone mensile, mentre altri sì. Valuta bene l’intermediario con cui investirai nel tuo PAC e leggi sempre attentamente i tariffari, nonché i documenti contrattuali.
Strumenti e prodotti finanziari
Cerca di capire da solo oppure con l’aiuto di un consulente quali potrebbero essere gli strumenti o i prodotti finanziari che meglio si adattano alle tue esigenze. Molte persone si trovano bene con gli ETF, ma potrebbe non essere il tuo caso, stesso discorso per i fondi, i SICAV, ecc… Potresti valutare anche Fondi pensione, PIR, oppure polizze vita, le alternative sono varie e dovresti approfondire bene il discorso prima di avviare un PAC.
Asset ed asset class
Azioni, obbligazioni, ETF azionari, ETF obbligazionari, ETF REITs, ETF su materie prime… E ancora, strumenti ad accumulazione oppure a distribuzione di cedole o dividendi… ETF globali, sui mercati sviluppati, sui Paesi emergenti, oppure su una specifica area geografica o settore di riferimento… Sul mercato sono quotati diversi asset ed asset class in differenti categorie e dovresti scegliere quelli più in linea con il tuo obiettivo. Ciò che si adatta a te, potrebbe non adattarsi a qualcun altro e viceversa, ma ricorda che la diversificazione è importante.
Bilanciamento
Non è importante solo la scelta degli asset e della loro categoria, ma anche la diversificazione che offrono, da soli o in accoppiata con altri asset, sui mercati finanziari. Questa, oltre a livello geografico o di rating può anche essere intesa per asset class, un esempio sono i portafogli in parte azionari ed in parte obbligazionari. Ma le percentuali come devono essere? Difficile dare una risposta univoca, purtroppo anche in questo caso dobbiamo dirti che dovrai valutare di persona, o con l’aiuto di un consulente, il bilanciamento del tuo portafoglio.
Importi, frequenza di investimento e orizzonte temporale
Per la scelta di un PAC dovrai prendere in considerazione anche qual è il l’importo iniziale dell’investimento, quelli che sono gli importi da investire periodicamente e la frequenza con cui farlo, solitamente mensile. Ultimo, ma non meno importante, l’orizzonte temporale, cioè il periodo di tempo in anni in cui porterai avanti il tuo Piano di accumulo del capitale. Queste scelte dovrai farle prendendo in considerazione, tra le varie cose, la tua situazione economica, quella personale, lavorativa, le prospettive future e capire quali sono gli obiettivi che intendi raggiungere.
Occhio a vincoli e penali
Solitamente i PAC “fai da te” in ETF possono essere creati, gestiti, modificati, sospesi e fermati in totale autonomia in caso di bisogno o semplicemente se si cambia idea. Attenzione però a eventuali vincoli contrattuali con intermediari o gestori, che potrebbero prevedere limiti oppure una penale in alcuni o tutti di questi casi. Prima di sottoscrivere qualsiasi prodotto finanziario, leggi bene i documenti messi a disposizione per legge.
Investire comporta rischi di perdita del capitale
Meglio un PAC in ETF o fondi?
La risposta a questa domanda è soggettiva, ma ci sono delle differenze oggettive tra ETF e fondi comuni di investimento. Gli ETF sono fondi quotati in borsa, panieri diversificati di azioni oppure obbligazioni, che hanno lo scopo di replicare l’andamento di un indice di riferimento (il cosiddetto benchmark), ma non prevedono una gestione attiva, per questo le performance sono correlate a quelle dell’indice (con piccole differenze in base alla bontà dell’ETF di replicarlo) e i costi sono molto contenuti.
Un fondo di investimento, invece, può essere più o meno diversificato e viene creato da un gestore che effettua delle operazioni sul mercato, gestendo attivamente il portafoglio, con l’obiettivo di accumulare rendimenti, ma non è detto che ci riesca, quantomeno non sempre. Proprio per la loro natura ed il fatto che il gestore applica una gestione attiva sul fondo, questo è soggetto a costi maggiori che possono erodere, sul lungo periodo, eventuali performance.
In generale, possiamo affermare che gli ETF sono più economici dei fondi, tuttavia le loro performance sono strettamente correlate al benchmark.
Piano di accumulo fai da te o gestito?
Entrambe queste modalità presentano sia vantaggi che svantaggi, in poche parole con un PAC “fai da te” i costi di commissione sono generalmente più bassi, quindi nel tempo questi non intaccano più di tanto gli eventuali rendimenti del portafoglio, tuttavia non si accede alla consulenza di un Robo Advisor o di un consulente finanziario e al contempo bisogna dedicare un minimo di tempo allo studio del portafoglio e alla gestione dello stesso.
Un PAC gestito, invece, offre un aiuto in più all’investitore che non sa bene in che cosa investire e per quanto tempo, inoltre, generalmente, si occupa di tutto l’iter, quindi consulenza, scelta del portafoglio, creazione, gestione dello stesso e pagamento delle imposte. Lo svantaggio è che il lavoro degli altri, ovviamente, va pagato e questi intermediari richiedono un costo di commissione, che con l’avanzare del tempo può erodere le eventuali performance del portafoglio.
Piano di accumulo o fondo pensione?
Quali sono le differenze tra un PAC e un fondo pensione (PIP – Piano di Investimento Pensionistico)? Ma soprattutto, meglio PAC o fondo pensione? Facciamo chiarezza.
Un PAC, creato solitamente su ETF o fondi d’investimento in comparti azionari, obbligazionari ed altre asset class, non è inteso specificatamente per integrare la propria pensione, si tratta bensì di uno strumento flessibile che può essere utilizzato per accumulare del capitale – appunto – ai fini più disparati (acquisto di una casa, di un’auto, Piano di accantonamento per l’università dei figli, ecc…) e per un periodo di tempo variabile, più o meno lungo.
Un PIP, che investe in genere in depositi, titoli di stato e titoli di capitale, invece, ha lo scopo di integrare la previdenza obbligatoria (banalmente l’INPS). Tutti siamo al corrente che, anno dopo anno, l’età pensionistica continua ad aumentare e che spesso, i cedolini, non sono all’altezza dei contributi versati negli anni. Ecco che, quindi, sempre più risparmiatori ricorrono alla pensione integrativa al fine – lo dice il termine – di “integrare” la propria pensione e quindi di percepire verosimilmente degli importi più alti in futuro.
Il vantaggio dei PIP rispetto ai PAC è che i primi sono deducibili e inoltre possono essere portati avanti versando il TFR, quindi vengono scelti da molti lavoratori per proprio per questo motivo. Tuttavia – solitamente – hanno una durata piuttosto lunga e gli importi versati mensilmente non sono disponibili per diversi anni di tempo, in genere (a meno di prelievi anticipati con penale). Gli importi (importo investito più interessi, al netto delle imposte), infatti, verranno distribuiti al termine del Piano o comunque dopo il termine minimo, in un’unica soluzione o su base mensile al fine di integrare la propria pensione.
Il PAC, invece, pur non essendo deducibile, garantisce massima flessibilità e può essere riscosso in ogni momento con gli eventuali profitti generati. Altro punto a favore del Piano di accumulo rispetto al Piano pensione, è che sul primo si può scegliere anche un grado di rischio maggiore, quindi può essere effettuato su strumenti finanziari più speculativi (anche 100% azionario, volendo), dal potenziale rendimento maggiore, a fronte – naturalmente – di rischi più elevati che è necessario conoscere.
Piano di accumulo o polizza vita?
Anche la differenza tra Piano di accumulo e polizza vita è importante da conoscere. Abbiamo già imparato a capire cosa sono e come funzionano i Piano di accumulo in ETF o fondi, strumenti flessibili e adatti a chi vuole portare avanti un Piano di risparmio individualmente, il più delle volte. Tuttavia, non sempre si rivelano adatti a tutti, specie in particolari situazioni da valutare bene con l’aiuto di un consulente.
Una polizza vita, ad esempio, potrebbe essere la soluzione più adatta a un “capofamiglia”, ad un padre che gestisce una famiglia monoreddito, che ha magari protratto dei debiti nel tempo, che vuole tutelare la propria famiglia, moglie e figli, da eventuali avvenimenti futuri a seguito di un infortunio o addirittura la morte. La polizza vita è parzialmente deducibile, mentre il PAC non lo è.
Il PAC, invece, potrebbe essere più adatto a un giovane risparmiatore, a una persona senza persone a carico, priva di debiti, ecc… Naturalmente un Piano di accumulo non preclude la possibilità di avviare al contempo o in futuro anche una polizza vita, nel caso ci fossero cambiamenti significativi in essa o al fine di tutelarsi maggiormente da imprevisti futuri.
Come per il discorso Piani pensione, anche le polizze vita investono principalmente in titoli di stato o simili, asset class comunque meno rischiose rispetto ad alcuni PAC totalmente azionari o con grossa esposizione sullo stock market. La polizza vita può essere a premio unico o ricorrente ed anche questa caratteristica le rende differenti dai Piani di accumulo, che invece prevedono versamenti periodici.
Piano di accumulo o conto deposito?
Vediamo ora la differenza tra Piano di accumulo e conto deposito: a differenza del PAC, con il conto deposito non si investe in azioni, obbligazioni o altre asset class rischiose. Si “prestano” fondi ad una banca – di solito in un’unica soluzione, ma dipende – che ne garantirà la restituzione completa più il tasso di interesse entro un termine di tempo flessibile o prestabilito.
Esistono conti deposito vincolati e non vincolati, da scegliere in base al proprio obiettivo: depositi di più lunga durata offrono in genere tassi di interesse maggiori, e viceversa.
I conti deposito non hanno costi, ma sul capitale viene applicata l’imposta di bollo e in più bisogna tenere conto della tassazione. Gli intermediari, broker o banche che siano, invece, molte volte applicano delle commissioni sui PAC, ma non sempre è vero, perché esistono broker per costruire PAC senza commissioni.
Altra differenza importante: oltre al tasso di interesse, sui conti deposito la banca garantisce anche la liquidità fino a 100.000 € in caso di fallimento, grazie al Fondo interbancario di tutela dei depositi, mentre i rendimenti sui PAC non sono affatto garantiti e dipendono dal mercato. Inoltre, non tutti i broker aderiscono al Sistema di garanzia dei depositi fino a 100.000 €, alcuni solo al Fondo Nazionale di Garanzia o ICF (Investor Compensation Fund), che tutela solo fino a 20.000 € in caso di default dell’intermediario.
La scelta dell’uno piuttosto che dell’altro dipende molto dal grado di propensione al rischio del risparmiatore e dai propri obiettivi, ma anche in questo caso uno non preclude l’altro.
Piano di accumulo simulazione
Ci sono vari modi di simulare un Piano di accumulo del capitale. Molti intermediari come banche, broker e SIM permettono di simulare un PAC partendo da dati come: importo del versamento iniziale, frequenza dei versamenti successivi, importo dei versamenti periodici, data di inizio e data di fine (o periodo di tempo, es. 5 anni, 10 anni, 20 anni…) e rendimento medio percentuale del/degli ETF o fondo/i su cui si desidera investire (dato facilmente reperibile online). Una volta che si conoscono questi dati, calcolare il rendimento del Piano di accumulo sarà molto semplice.
Per chi vuole fare da solo, invece, potrà creare dei semplici fogli di calcolo Excel.
Altri intermediari, invece, permettono di effettuare una simulazione PAC partendo da portafogli modello, che basano le proprie previsioni su un backtesting. Naturalmente, in questo caso, il risultato in termini di rendimento è da prendere “con le pinze” perché ricordiamo che le performance passate di uno o più strumenti finanziari non garantiscono rendimenti futuri.
Rendimento PAC: quanto si guadagna?
Non è possibile rispondere alla domanda: “Quanto si guadagna con il Piano di accumulo?” e “Quali sono i Piani di accumulo più redditizzi?” perché le risposte dipendono da tantissimi fattori. Prima di tutto dalle performance dei singoli componenti dell’ETF o fondo (in quest’ultimo caso anche dalla gestione dello stesso, quindi dalla bravura del gestore), dall’andamento del mercato in generale ed anche dai momenti di entrata/uscita dall’investimento, nonché dall’orizzonte temporale.
In genere, periodi di tempo più lunghi permettono di mitigare il rischio (ma non di azzerarlo), questo perché sui mercati è possibile assistere a dei periodi di recessione – quindi annate con importanti drawdown – ma con un orizzonte temporale sufficientemente ampio si lascia il tempo ai mercati di recuperare, eventualmente, mediando le performance accumulate di anno in anno e riflesse nel proprio portafoglio di investimento.
Piano di accumulo e interesse composto
L’interesse composto è quella situazione in cui gli interessi, o nel Piano di accumulo del capitale per come lo intendiamo noi meglio usare il termine “i rendimenti“, di un asset finanziario si cumulano di volta in volta, giorno per giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese ed anno dopo anno, creando appunto il cosiddetto “effetto composto”, che è più facile da spiegare a numeri piuttosto che a parole, quindi facciamo un esempio.
Esempio di interesse composto:
Mario investe XYZ € al mese su uno o più strumenti finanziari, che offrono una rendita media del X% ogni mese in base al backtest da lui eseguito. In uno scenario irrealistico ma utilizzato a scopo d’esempio, il mercato va a suo favore e per tutto l’anno lo strumento o gli strumenti su cui ha investito gli offrono quell’esatta X% di ritorno, mese dopo mese.
Il primo mese, Mario, otterrà delle performance del X% solo sui XYZ € iniziali che ha investito, ma dal secondo mese, rendimento X%, non verrà calcolato solo sui XYZ € iniziali ma su XYZ € + rendimento X% del primo mese, e così via per i mesi/anni a venire, fino a che non deciderà di disinvestire. Ovviamente il mercato non offre mai rendimenti fissi, non c’è alcuna garanzia di guadagno con un PAC, anzi, investire in securities ed altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di perdere il proprio capitale.
Piano di accumulo costi
I costi di un Piano di accumulo possono variare sensibilmente in base alla tipologia di PAC: “fai da te” o gestito, in ETF o fondi, commissioni del broker e così via.
Un PAC “fai da te” non ha nessun costo di gestione, in quanto sarai tu, eventualmente, a spendere il tuo tempo per costruirlo e gestirlo, a differenza di un gestore patrimoniale che, in genere, applica commissioni annuali in un range compreso tra 0,75% – 1,25%, più eventuali costi amministrativi, costi di gestione e spread. Tuttavia, con un Piano di accumulo per i risparmiatori “fai da te” dovrai farti carico anche delle eventuali commissioni di scambio del broker o banca che utilizzerai per gli acquisti ricorrenti, anche se c’è da dire che esistono broker che permettono di creare Piani di accumulo gratuiti o a spese molto contenute.
Il costo di un PAC, poi, cambia in base allo strumento con cui si investe, ad esempio la media di un costo di gestione di un fondo comune di investimento è del 2% l’anno circa, ma può essere poco meno o poco più, con punte fino al 3%. Gli ETF, invece, sono in genere più convenienti e hanno costi di gestione decisamente più bassi (TER – Total Expense Ratio) perché non sono a gestione attiva, questi possono andare da un minimo del 0,07% a un massimo di 0,95% su ETF molto specifici. La media, comunque, è dello 0,15% – 0,20% di costo annuo circa.
Ipotizzando, quindi, di creare un PAC presso un broker che li mette a disposizione gratuitamente, ci si può aspettare di pagare solo il TER dell’ETF che si desidera acquistare, o il TER medio di tutti gli ETF su cui si intende costruire un Piano di accumulo del capitale (applicato su base annua). In questo caso, è plausibile aspettarsi un costo annuo per il PAC compreso tra lo 0,07% e lo 0,22% se si utilizzano gli ETF più capitalizzati.
Esempio Piano di accumulo
Un tipico esempio di Piano di accumulo è quello di una persona che investe XYZ € al mese su un paniere diversificato di azioni globali ed eventualmente anche obbligazioni, REITs e materie prime, in base ai suoi obiettivi, orizzonte di tempo e propensione al rischio. In genere, più un investitore è giovane e maggiormente può permettersi di correre il rischio di avere un portafoglio totalmente azionario, perché avrà un orizzonte di tempo molto lungo e quindi più anni di tempo per bilanciare e fare una media degli anni in perdita e quelli in eventuale profitto. Come linea di massima, man mano che una persona avanza con l’età, dovrebbe ridurre il rischio del proprio portafoglio riducendo l’esposizione azionaria, a favore di quella obbligazionaria, che presenta minori rischi (ma non nulli).
I portafogli più comuni sono:
- 100% azionario
- 80% azionario, 20% obbligazionario
- 60% azionario, 40% obbligazionario
- 40% azionario, 60% obbligazionario
- 20% azionario, 80% obbligazionario
Esistono portafogli che, come dicevamo poco fa, contengono anche materie prime (come oro, argento ed altre commodities) o REITs (fondi immobiliari) in piccola percentuale.
Le strategie, quindi anche i prodotti utilizzati per investire, sono diverse da investitore a investitore. Alcuni utilizzano, per il comparto azionario, ETF sui mercati sviluppati, altri ETF USA, altri ancora ETF globali o ancora, famosa è l’accoppiata di un ETF sui Paesi sviluppati con un ETF sui mercati emergenti. Per quanto riguarda il comparto obbligazionario, esistono diverse opzioni: ETF su obbligazioni governative, ETF su obbligazioni corporate, ETF su obbligazioni governative indicizzate all’inflazione, di qualità (grado) e scadenze differenti (non sono consigli finanziari).
Conoscere i principali strumenti con cui è possibile investire è importante, ma ciò che è ancora più importante è saper creare un portafoglio ben bilanciato sin dall’inizio, e soprattutto in linea con la propria situazione, il proprio obiettivo e profilo di rischio. In caso di dubbi non esitare a farti aiutare da un consulente finanziario qualificato.
Investire comporta rischi di perdita del capitale
Piano di accumulo e dichiarazione dei redditi
Il Piano di accumulo, per come lo conoscono tutti, non è né deducibile né detraibile. Un PAC può essere detraibile, in parte e soggetto a limiti massimi, solo se effettuato su prodotti assicurativi e in base alle regole del piano. Un piano deducibile dal reddito imponibile IRPEF è invece il PIP.
Per i Piani di accumulo del capitale in ETF la tassazione può essere gestita direttamente dall’intermediario in caso di banca o SIM italiana che agisce da sostituto d’imposta, oppure dall’investitore in caso di broker estero in regime dichiarativo, che deve compilare autonomamente o con l’aiuto di un commercialista la dichiarazione dei redditi al fine di dichiarare il conto titoli (generalmente estero) per il monitoraggio ed eventuale assolvimento di IVAFE, più eventuali redditi diversi (plusvalenze) o redditi da capitale (ricezione cedole e/o dividendi). In questi due ultimi casi la tassazione in Italia è del 26%.
Considera che queste informazioni hanno carattere generico e non vanno intese come consiglio di natura fiscale. Ogni investitore ha una situazione a sé stante e pertanto è sempre consigliato rivolgersi a un commercialista o un fiscalista.
Piano di accumulo rischi
I Piani di accumulo sono sicuri o presentano rischi? Un PAC azionario od obbligazionario in ETF, per esempio, non offre alcuna garanzia di rendimento, al contrario comporta il rischio di perdita del capitale. Chi cerca un Piano di accumulo sicuro dovrebbe optare per prodotti differenti, come piani pensione o polizze vita a rendimento garantito (ne esistono alcuni).
È possibile, tuttavia, ridurre in parte il rischio del PAC allungando l’orizzonte temporale dell’investimento, non investendo in prodotti troppo speculativi, diversificando con criterio e facendosi aiutare nella composizione del portafoglio da un esperto, quindi un consulente finanziario, magari indipendente.
Vantaggi e svantaggi del Piano di accumulo
Il Piano di accumulo del capitale presenta sia vantaggi che svantaggi, partiamo col parlare dei primi.
I vantaggi del PAC sono: scelta degli asset o asset class su cui investire, investimento graduale e ricorrente anche di piccole somme, che col tempo e grazie all’interesse composto potrebbero crescere, strategia – cosiddetta DCA o Dollar Cost Averaging – la quale permette anche di mediare il prezzo di entrata su uno o più asset o strumenti finanziari, togliendo di mezzo il problema di dover scegliere il “timing” per i propri investimenti (a patto che lo stesso importo venga investito sempre con la stessa frequenza, indipendentemente dalle condizioni del mercato) e al contempo minimizzare la componente psicologica. Altri pro del PAC sono la versatilità, la flessibilità e il poco tempo da spendere per la gestione una volta creato il portafogli, ma anche i costi – se si utilizzano, per esempio, gli ETF – sono molto bassi e quindi possiamo includerli nella lista dei punti di forza.
Gli svantaggi del PAC sono: non vi è alcuna garanzia di guadagno, comportano rischi di perdita del capitale, danno i loro frutti su orizzonti temporali ampi, specie se si inizia con piccoli importi, i PAC “fai da te” in azioni o ETF non sono deducibili né detraibili, i broker che si utilizzano per crearli spesso non agiscono da sostituto d’imposta e pertanto l’investitore deve pensare in prima persona alla tassazione, infine per comporre un portafoglio efficace e adatto a sé occorre dello studio approfondito, come in tutte le cose, anche se per quest’ultimo punto si può far riferimento a un consulente.
Investire in PAC conviene? Opinioni
Non ti daremo un consiglio specifico rispondendo alla domanda “Il Piano di accumulo conviene?“, perché ogni persona ha un profilo differente con obiettivi, propensione al rischio, esigenze e situazioni economiche, personali o familiari che possono differire completamente da quelli di un’altra.
La nostra opinione sui PAC è che si tratta di strumenti senza dubbio utili, se saputi usare, ma anche molto spesso economici e semplici da comprendere, che possono aiutare a raggiungere obiettivi di capitale in futuro sfruttando DCA ed effetto composto, al fine di concludere un acquisto importante, oppure da utilizzare come fondo a cui attingere come pensione alternativa al raggiungimento della vecchiaia.
In definitiva, le nostre opinioni sul Piano di accumulo sono positive.
Altri Piani d’accumulo noti
- Piano di accumulo Alleanza
- Piano di accumulo Allianz
- Piano di accumulo Anima
- Piano di accumulo Banca Sella
- Piano di accumulo Bancoposta
- Piano di accumulo BCC
- Piano di accumulo BNL
- Piano di accumulo BPER
- Piano di accumulo BPM
- Piano di accumulo Carige
- Piano di accumulo Cariparma
- Piano di accumulo Cattolica
- Piano di accumulo CheBanca
- Piano di accumulo Credem
- Piano di accumulo Credit Agricole
- Piano di accumulo Deutsche Bank
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- Piano di accumulo Generali
- Piano di accumulo Hello Bank
- Piano di accumulo Hype
- Piano di accumulo ING
- Piano di accumulo Intesa Sanpaolo
- Piano di accumulo Mediolanum
- Piano di accumulo MPS
- Piano di accumulo Poste
- Piano di accumulo Reale Mutua
- Piano di accumulo Tinaba
- Piano di accumulo Ubi Banca
- Piano di accumulo Unicredit
- Piano di accumulo UnipolSai
- Piano di accumulo WeBank
Piano di accumulo DEGIRO
È possibile fare PAC su DEGIRO manualmente. Il broker non offre alcun servizio di Piano di accumulo automatico, quindi nel caso scegliessi questo intermediario sappi che dovrai gestire il tutto per conto tuo. Il vantaggio di DEGIRO è che, pur non agendo da sostituto d’imposta in quanto broker olandese, a fine anno fiscale invia un report fiscale precompilato per dichiarare il proprio conto titoli ed eventuali redditi diversi o da capitale.
Piano di accumulo 100 euro al mese
È possibile sottoscrivere un Piano di accumulo da 100 euro al mese ed anche Piani di accumulo da 50 euro al mese a scendere. Esistono realtà che permettono di costruire dei PAC a partire da 1 euro.
Piano di accumulo criptovalute
È possibile creare e portare avanti un Piano di accumulo in crypto come Bitcoin, Ethereum o simili? Certo, il PAC può essere eseguito su qualsiasi asset ed asset class, soprattutto quelli “fai da te”, dove è l’investitore che decide per conto suo su cosa investire, in che importo, frequenza e per quanto tempo.
Nota che le criptovalute sono asset altamente volatili e rischiosi, che possono variare di prezzo in modo repentino in poco tempo, pertanto il rischio di perdita del capitale è molto elevato, siamo di fronte a strumenti speculativi, tra l’altro non regolamentati in alcuni stati UE. Prima di fare un PAC in crypto, valuta se puoi permetterti di correre questo rischio elevato e se comprendi la natura di questi asset.
PAC azionario, obbligazionario o altro?
Ogni investitore dovrebbe costruire un PAC di asset class a lui più indicate. Come già detto, in genere man mano che l’età avanza è preferibile aumentare l’esposizione su asset meno volatili come le obbligazioni, riducendo la parte azionaria. Tuttavia, non vige una regola generale e ogni investitore può creare un Piano di accumulo come meglio crede, sempre meglio con l’aiuto di un professionista.
PAC in banca, con intermediario o tramite broker?
La scelta dipende molto dal tipo di PAC che si vuole fare. Un PAC “fai da te” può essere fatto con banca o broker. Nel caso di banca italiana si può usufruire del vantaggio dato dal regime amministrato, nel caso di un broker – che generalmente è estero – si può godere, di solito, di commissioni più basse o addirittura nulle. L’intermediario, come il gestore patrimoniale, può essere utile nel caso si voglia delegare il compito di creazione e gestione del portafoglio, accedendo al contempo a una consulenza con professionista o Robo Advisor.
I Piani di accumulo sono pignorabili?
Sì, la maggior parte dei piani di accumulo in ETF, fondi comuni di investimento o altri strumenti e asset finanziari sono pignorabili. Soltanto le polizze vita sono impignorabili.
Esiste un Piano di accumulo per minorenni?
Sì, esistono Piani di accumulo per bambini, strumenti utili per i genitori che vogliono investire parte della loro liquidità periodicamente per “garantire” un futuro migliore ai propri figli, magari per permettere loro di andare all’università in futuro o per sostenere grosse spese da loro eventualmente richieste o che dovessero rendersi necessarie. I principali PAC per minorenni sono a forma assicurativa, ma non è sempre vero e, tra l’altro, ognuno è libero di creare un PAC per bambini in completa autonomia, volendo.
Investire comporta rischi di perdita del capitale
Disclaimer: i contenuti presenti in questo articolo hanno carattere informativo e non rappresentano in alcun modo consulenza in materia di investimento, in quanto sono pensati per un’ampia platea di lettori, con informazioni generiche e non adattabili al singolo individuo. Si prega di consultare sempre i documenti proposti dai vari intermediari prima di prendere decisioni ed eventualmente di avvalersi in un consulente finanziario. Investire in securities ed altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di perdita (parziale o totale) del tuo capitale.
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